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Accademia
di Belle Arti
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L'Accademia
di Belle Arti di Napoli, ha sede dal 1861 nell'ex
convento di San Giovanni Battista delle Monache,
detto San Giovanniello.
L'edificio, eretto tra il 1672-73, sull'isolotto
delle fosse del grano, aveva l'aspetto tipico
degli edifici conventuali, con una grande prevalenza
in facciata dei pieni sui vuoti.
Il restauro dell'edificio fu effettuato da Errico
Alvino nel 1861, secondo i canoni di quella
corrente neo-rinascimentale della quale a Napoli
egli stesso fu l'iniziatore.
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La
facciata dell'Accademia di Belle Arti
(Enrico
Alvino))
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La facciata fu suddivisa in tre ordini sovrapposti di finestre
ad arco, comprese tra fasce di bugne al piano terra, lesene
toscane al primo piano e lesene corinzie al secondo, per
cui la tematica rinascimentale dell'edificio risolta in
chiave di blocco volumetrico, risultò totalmente
rinnovata in virtù dell'originale trattamento del
tufo campano a faccia vista.
La parte interna della fabbrica è quella che più
ha risentito della precedente destinazione: la galleria
del primo piano era anticamente il chiostro del complesso
monastico, mentre al piano terra vi erano probabilmente
i sotterranei.
L'ampia scalinata in marmo contribuì a creare nell'interno
la monumentalità che Alvino recuperava dall'architettura
cinquecentesca romana.
(Patrizia Piscitello)
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nel
sito
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