|
|
Cappella del Monte di Pietà
Nel 1539 fu fondato il Banco della Pietà, ubicato
dapprima nella Santa Casa dell'Annunziata e poi a palazzo d'Andria a
largo San Marcellino.
Nel 1597 i Governatori acquistarono il palazzo che era stato dei conti
di Montecalvo e lo fecero trasformare nelle forme attuali da Giovan
Battista Cavagna.
Nel frontespizio della cappella la Pietà è di Michelangelo
Naccherino (1601), mentre la Sicurità e la Carità nelle
due nicchie sono di Pietro Bernini (1600-01).
L'interno - completamente affrescato da Belisario Corenzio (1600-04)
- costituisce un notevole esempio della cultura tardo manierista napoletana
e conserva opere di alcuni dei più significativi pittori attivi
nello scorcio del Cinquecento.
Le tavole con la Deposizione e la Resurrezione sono di Fabrizio Santafede
(1601-03), mentre l'Assunta è di Ippolito Borghese (1603).
Anche la sacrestia fu affrescata da Corenzio; il monumento funerario
del cardinale Ottavio Acquaviva, benefattore dell'ente, fu scolpito
da Cosimo Fanzago (1617-18).
L'ambiente ad esso opposto, denominato Oratorio, rappresenta invece
uno degli insiemi decorativi settecenteschi meglio conservati: fu progettato
forse da Giuseppe Bonito che firmò nel 1742 la tela nella volta
raffigurante la Carità.
(Gian Giotto Borrelli)
|
|