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Facoltà di ingegneria
Luigi Cosenza ebbe nel 1948 l'incarico di studiare
una soluzione per il decentramento della Facoltà di Ingegneria
cui veniva destinata l'area compresa tra le vie Lepanto, Claudio e Galeota.
Alla prima soluzione subentrò una seconda, studiata anch'essa
con aree già assegnate.
Si rendeva quindi necessario creare per i laboratori una sede separata
dai servizi centrali e dagli istituti, situati nel complesso principale.
Questo veniva concepito in continuità con i blocchi di case popolari
sul viale Augusto, progettate dallo stesso Cosenza, e si sviluppava
con corpi di altezza limitata intorno ad un'area verde centrale, confermando
l'idea dello spazio claustrale già espressa dal progettista e
rafforzata dal ricorrere del motivo del porticato.
Dai corpi bassi emergeva il volume multipiano degli Istituti, arretrato
rispetto al prospetto principale che era caratterizzato dalla leggera
convessità delle pareti dell'aula magna e dai depositi della
biblioteca, decorata dal rivestimento ceramico di Paolo Ricci.
La nuova sede, che aveva richiesto la collaborazione di numerosi progettisti,
fu inaugurata nel 1965, mentre era in corso la realizzazione dei laboratori
lungo la via Marconi, in prossimità di una vasta area archeologica
che veniva restaurata ed inclusa nel nuovo intervento.
Lo stesso Cosenza è autore della sede del biennio propedeutico
cui vennero riservati i suoli di via Claudio.
Il progetto, che disponeva intorno ad uno spazio aperto tre aule a ventaglio
su due piani ed un corpo di aule minori, elaborato nel 1969 è
stato concluso nel 1980.
(Maria Perone)
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