Il
palazzo fu costruito nella seconda metà
del secolo XVI per volere di Paolo di Sangro,
e su progetto iniziale, racconta il Catalani,
di Giovanni da Nola.
La facciata, estremamente
semplice, venne arricchita nel 1621 da un ricco
portale eseguito da Vitale Finelli, su disegno
di Bartolomeo Picchiatti: due semicolonne laterali
in piperno, ornate da ricchi capitelli in stucco.
Sulla sommità risalta il grande stemma
marmoreo della famiglia Sangro di Sansevero.
Il principe Paolo fece affrescare alcune stanze
del primo piano dal Corenzio, che vi rappresentò
le gesta degli antenati della famiglia.
Questi
affreschi sono andati distrutti nel crollo dell'ala
sinistra del palazzo, nel 1889.
Un ampio restauro
del palazzo, teso ad ammodernare ed arricchire
di nuove opere lo stabile, fu promosso nella
prima metà del Settecento da Raimondo
de Sangro.
Nell'atrio Giuseppe Sammartino, nel
1750, eseguì dei bassorilievi di stucco,
raffiguranti baccanali - popolati di puttini
e satiretti - e due mascheroni.
Le sale del
primo piano furono affrescate da Francesco Celebrano,
tra il 1764-65, che rappresentò, secondo
il volere di Raimondo, le Quattro stagioni.
Il palazzo è stato negli ultimi anni
sottoposto a lavori di consolidamento e restauro,
in parte ancora in corso, per i quali, ad esempio,
non è visibile il portale di accesso.
(Patrizia Piscitello)
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