Il
palazzo del principe Serra di Cassano rappresenta
uno degli elementi di maggior pregio di Via
Monte di Dio e dell'intera edilizia civile napoletana.
E' opera della prima metà del Settecento,
eseguito da Ferdinando Sanfelice, attivo ancora
in quella zona nel 1736 per la sistemazione
del complesso della Nunziatella.
Il palazzo,
di grandi proporzioni, si affaccia su due strade;
ha infatti un'altra apertura su via Egiziaca,
che un tempo rappresentava l'accesso principale,
ma che venne chiuso come forma di protesta (l'accesso
era rivolto verso Palazzo Reale) dal principe
dopo l'esecuzione del figlio Gennaro durante
i moti rivoluzionari del 1799.
Il bell'edificio
presenta su via Monte di Dio una facciata, completata
da Giuseppe Astarita, con un alto basamento
in piperno, in cui si aprono i due portali d'ingresso,
decorati da una fascia continua di pietre a
bugnato.
Il lungo androne, aperto con arcate
sulla sinistra, offre la vista al bel cortile
ottagonale in cui sono sistemate le scale di
servizio.
La luminosità di questo spazio
dà aria e luce allo scalone principale,
l'elemento scenografico e fantasioso del palazzo,
che si discosta però tipologicamente
dalle celebri scale sanfeliciane.
La diversa
funzione determinò questa variazione;
la scala non doveva più servire vari
ballatoi, ma consentire l'accesso all'appartamento
padronale ed essere simbolicamente portatore
del fasto e del prestigio della nobile casata.
La bellezza della struttura risulta esaltata
dall'uso sapiente dei materiali e della bicromia
del bianco e grigio: molto gradevole è
l'alternanza del levigatissimo marmo, di vari
elementi, e del piperno ruvido e poroso.
Eleganti
e leggeri i candelieri posti sulla balaustra
dei tre rampanti. Il portale, in piperno decorato
da intarsi marmorei, dà accesso all'appartamento
padronale che oggi ospita l'Istituto Italiano
degli Studi Filosofici.
(Francesca Amirante)
|