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Il Movimento Culturale Napoletano, associazione ONLUS, ha organizzato
per i giorni 16-17-18 gennaio p.v. nella splendida cornice del Teatro
di Corte della Reggia di Caserta la commedia in tre atti di Eduardo
De Filippo "Non ti pago".
La rappresentazione ha lo scopo di raccogliere fondi da devolvere all'UNICEF
per finalizzare il ciclo completo di vaccinazioni ai bambini bisognosi
dei paesi poveri.
Eventuali contributi volontari vanno indirizzati su C/C bancario n.
27/12994 intestato al Comitato Provinciale per l'UNICEF - Banco Napoli
Filiale di Caserta - Coord.Banc. ABI 1010 - CAB 14900 -
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Il
Progetto:
"Eduardo nella scuola,
a scuola da Eduardo"
Il Movimento
Culturale Napoletano Onlus ha in programma la commedia di Eduardo de
Filippo "Napoli Milionaria".
Detta rappresentazione, diretta agli studenti delle scuole medie superiori
di Napoli e provincia, vuole essere di slancio e impulso per la creatività
degli alunni stessi.
Si prevede di istituire, prima della rappresentazione, un laboratorio
teatrale con personale del Movimento affiancato dagli insegnanti presso
la scuola per realizzare uno studio sulla struttura del testo teatrale
(scene, atti, didascalie, battute), sulla caratterizzazione dei personaggi,
sui messaggi, sulla messa in scena (scena, costumi, maschere, luci,
trucco), sul testo ed il contesto.
Dopo la partecipazione alla rappresentazione, gli alunni saranno impegnati
nella stesura di un elaborato scritto sul tema "adda passa' a nuttata".
Sarà istituita una commissione che giudicherà gli elaborati
e verrà istituito un premio denominato "Eduardo scuola".
La premiazione sarà per i tre migliori elaborati e per il primo
premio sarà riservata una targa alla scuola di appartenenza dell'alunno.
Laddove l'iniziativa sarà ritenuta di interesse scolastico da
parte dei presidi, si potrà estendere il laboratorio teatrale
alla realizzazione della rappresentazione teatrale da parte degli studenti
stessi.
OBIETTIVI E MOTIVAZIONI STORICO/CULTURALI
Il patrimonio letterario è uno dei più ricchi tesori dell'umanità
perché è occasione di crescita personale e sociale. In
più la messa in scena di un capolavoro esalta le potenzialità
formative del testo letterario.
Spesso, però, si può essere superficiali nella lettura
di un testo, tralasciando le parti incomprese o ricche di allusioni
e riferimenti storici, artistici e culturali.
Nel mondo della scuola riesce sempre difficile trasmettere appieno la
conoscenza e l'interesse nella comprensione di un'opera letteraria e,
per essere di supporto alla scuola, si è pensato di istituire
un "laboratorio teatrale" come momento di riflessione, un
invito a guardare senza indifferenza e superficialità quello
che accade nella realtà che ci circonda.
Non dunque un'occasione per esibirsi, la ricerca dell'applauso e la
smania del successo, ma il desiderio di lavorare insieme per realizzare
obiettivi comuni, superare difficoltà e differenze suscitando
stima di sé, capacità di stare insieme e riconoscersi
come comunità.
Un obiettivo sociale presentato ai giovani in un momento in cui grande
è il rischio di perdersi in un sogno di evasione da tutte le
responsabilità sociali.
Le vicende, che si svolgono nelle mura domestiche di Gennaro Jovine
e di Amalia e che esprimono il disagio sociale del passaggio dal vecchio
al nuovo, toccano i problemi universali delle contraddizioni dell'esistenza,
del bene e del male, affrontano il rapporto con la vita e con la morte,
la paura e il rischio di perdersi.
I giovani hanno bisogno di riscoprire radici, identificazioni personali
e sociali che esaltino le differenze e creino coesione sociale.
Il teatro di Eduardo anche per loro può essere occasione per
andare in Europa, riconoscendo paradossalmente nei tratti della napoletanità
più spinta un intreccio e un'identificazione con altre genti.
Pasquale Tagliaferri
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