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Chiesa di S.Eligio al Mercato
La chiesa fu costruita durante il regno di Carlo d'Angiò,
su iniziativa della stessa congrega che aveva fatto costruire l'adiacente
ospedale di Sant'Eligio nel 1270.
Della congrega facevano parte sudditi napoletani ed angioini e quindi
gli architetti che furono incaricati del progetto lo realizzarono in
stile gotico francese, quasi a voler affermare il nuovo gusto d'Oltralpe.
Si trattava infatti del primo edificio sacro fatto costruire dagli Angioini
a Napoli.
Della primitiva fabbrica rimangono poche tracce; significativo è
il portale cuspidato, che permette l'ingresso dal fianco della chiesa:
intagliato in. piperno e fortemente strombato, gli stipiti sono costituiti
da un ordine di colonnine a fascio.
L'abside a pianta rettangolare si affaccia su piazza Mercato, mentre
la facciata è incorporata nell'edificio dell'antico ospedale.
La chiesa ha subito nel corso dei secoli sovrapposizioni di stili, ma
dopo un ultimo restauro, in seguito ai bombardamenti del '43, sono venute
alla luce le strutture originarie.
Alle primitive tre navate con archi a sesto acuto si affianca una quarta
navata con eleganti archi rinascimentali, a tutto sesto che si estende
lungo il lato dell'antico ospedale.
Sulla sinistra entrando vi era l'antica cappella dei macellai del mercato,
ornata da bassorilievi di scuola di Tommaso Malvito; presso il presbiterio
fu sepolto Pietro Summonte, ma la lapide che indicava il sepolcro è
andata perduta.
Durante il periodo del risanamento urbano, nella seconda meta dell'Ottocento,
anche Sant'Eligio subì una trasformazione attraverso un sistema
di ornamenti dipinti, escogitato dall'architetto Travaglini che in quegli
anni fu attuato anche in altre chiese gotiche napoletane.
(Patrizia Piscitello)
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